
IL MEGAROBO
il Ritmo a 44 delle Classi Prime
In questo anno scolastico stiamo scoprendo insieme ai nostri bimbi cosa significa condividere con i compagni di classe il nostro tempo, gli spazi della scuola, i materiali…
Non è facile perché non tutti siamo uguali e dobbiamo imparare come si fa ad accogliere ciò che è altro e diverso da noi.
Abbiamo scoperto che la nostra identità è data anche dalla testimonianza delle persone che ci hanno preceduto, dai genitori e dai nonni che ogni giorno ci aiutano a crescere e dalle esperienze che abbiamo vissuto finora. Abbiamo quindi scoperto cosa è venuto prima di noi e che eredità ci ha lasciato.
Oggi invece che cosa possiamo fare per continuare questa azione di passaggio e trasmissione di noi stessi, di esperienze e di vissuti? Abbiamo scoperto che l’egoismo è il nemico del passare e del trasmettere. Stiamo imparando che la condivisione è la chiave per un mondo più bello. Ma oltre a mettere a disposizione degli altri le cose che abbiamo, i talenti che ci sono stati donati, siamo capaci di condividere le persone, le nostre amicizie?
Ce lo raccontano Uto e Leo, i due bambini protagonisti del libro “Su una collina”, amici per la pelle, che amano inventare storie giocando con scatoloni di carta.
Un giorno si unisce a loro Samu.Non li conosce ma vorrebbe giocare con loro. C’è posto per lui nella loro amicizia? Possono due amici diventare tre?
Non è facile per Uto, abituato ad avere Samu tutto per lui.
Qualcosa però li aiuta a provare a diventare amici in tre.
Samu e Leo costruiscono con le scatole un Megarobo, un ammasso di oggetti alla rinfusa, che non è altro che il risultato della condivisione di ciò che prima i tre bambini avevano di separato.
Ora tutto è stato messo insieme e il prodotto finale è un bellissimo ritmo a tre.
Decidiamo di provare ad essere anche noi come Samu, Uto e Leo. Ci dividiamo a coppie e con l’utilizzo di un solo scatolone ogni due bambini, proviamo ad inventare giochi stimolando la fantasia e provando a collaborare, condividendo quel solo elemento che abbiamo. Decidiamo che sarebbe bello mettere insieme tutti quegli scatoloni e creare anche noi un Megarobo delle classi prime.
Scegliamo quindi di mettere insieme i nostri scatoloni e creiamo una grande struttura che assomiglia proprio ad un Robot gigante o meglio un Robo gigante.
Diamo il compito ai bambini di conservare o cercare nelle proprie case oggetti, materiali di scarto e di riciclo, che altrimenti sarebbero stati buttati. In modo da trasformare il nostro prodotto finale in un Megarobo Super Ecologico.

Una volta portati a scuola bottiglie, tappi, bottoni, stoffe, cavi elettrici, ci divertiamo a scoprirli, manipolarli e a metterli insieme per costruire ingranaggi, meccanismi, vere e proprie opere d’arte.
Tutto ciò che salta fuori dal nostro stare insieme e creare lo attacchiamo al Megarobo, che piano piano si riempie di tutti i nostri ritmi.
A prodotto finito osserviamo il nostro nuovo amico, che ci insegna che possiamo camminare ognuno con il proprio ritmo, ma se ci mettiamo insieme il ritmo a 44 è ancora più bello.
