Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF)*

Che cos’è il P.T.O.F.?

Il PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formativa) è un documento nel quale vengono esposti gli aspetti educativi, didattici, curricolari e organizzativi a servizio dell’utenza e sintetizza le finalità di educazione, formazione e istruzione della scuola.
Con il PTOF la scuola chiarisce a se stessa e agli utenti le modalità dell’azione educativa all’interno dell’istituto e suscita il coinvolgimento delle famiglie nel processo stesso.

Finalità della scuola

Le finalità della scuola devono essere definite a partire dal bambino, dalla sua unicità e dalla specificità del suo percorso. La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e della complessità della persona , della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità, fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione. In questa prospettiva i docenti dovranno pensare, nel rispetto delle Indicazioni Nazionali, a realizzare i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma in relazione costante con i bisogni fondamentali e i desideri dei bambini.
 Per ogni bambino la scuola dell’infanzia pone, come finalità fondamentale, la promozione dello sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e della cittadinanza.

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Obiettivi formativi

Nella scuola dell’infanzia l’azione educativa colloca in una prospettiva evolutiva i vissuti e le esperienze dei bambini, mediandoli culturalmente all’interno di un contesto sociale ed educativo intenzionalmente orientato alla progressiva costruzione delle conoscenze e allo sviluppo delle competenze. 
Gli insegnanti predispongono occasioni di apprendimento orientate e strutturate per favorire nei bambini l’organizzazione di ciò che scoprono. L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori permettono al bambino, opportunamente guidato, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti e di avviare processi di conoscenza all’interno dei diversi campi di esperienza:

  • il sè e l’altro: le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme;
  • il corpo e il movimento: identità, autonomia, salute;
  • linguaggi, creatività ed espressioni: gestualità, arte, musica, multimedialità;
  • i discorsi e le parole: comunicazione, lingua, cultura;
  • la conoscenza del mondo: ordine, spazio, tempo, natura.

Scelte educative

Per raggiungere gli obiettivi formativi illustrati ci si propone di:

  • Ricercare una costanza di dialogo scuola-famiglia che favorisca la fíducia, la partecipazione, la collaborazione e una maggiore coerenza e uniformità di atteggiamenti educativi, ovvero un’alleanza educativa efficace e proficua.
  • Ricercare una costanza di dialogo con i bambini, che permetta loro di esprimere esperienze e sentimenti, che li educhi ad ascoltare quelli degli altri, che li aiuti ad acquisire maggiore consapevolezza dei signíficati degli avvenimenti e delle cose.
  • Costruire un ambiente sereno e socializzante nella sezione e nella scuola tramite il dialogo, l’ascolto, l’espressione dei propri vissuti e la valorizzazione dei caratteri positivi di ciascuno.
  • Educare con l’esempio assumendo, in quanto educatori e adulti, comportamenti di rispetto, tolleranza, disponibilità e collaborazione.

Il corpo docente ha individuato quali sono le intenzioni dell’agire educativo nelle varie realtà dell’istituto:

  • una comune visione della scuola intesa come agenzia culturale;
  • promuovere un team docenti che fonda la sua validità sulla collaborazione, sui compiti, obiettivi e finalità comuni, preventivamente concordati;
  • rispettare la “centralità” dell’alunno, visto come reale protagonista e attivo costruttore della propria conoscenza;
  • garantire la continuità e l’unitarietà dell’insegnamento
  • elaborare le programmazioni didattiche per l’acquisizione delle competenze di base e la crescita culturale del bambino;
  • favorire la nascita di uno spirito critico creativo;
  • mantenere interesse per l’educazione interculturale come educazione alle diversità;
  • individuare ed utilizzare strategie didattico-organizzative atte a favorire il successo di tutti i bambini;
  • strutturare attività didattiche alternando metodologia, gruppi, spazi e laboratori;
  • introdurre nuove tecnologie come sviluppo dei linguaggi digitali e delle conoscenze multimediali.

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Scelte metodologiche e didattiche

Il perseguimento delle finalità e dello sviluppo dei campi di esperienza propri della scuola dell’infanzia richiede un’organizzazione didattica intesa come predisposizione di un accogliente e motivante ambiente di vita, di relazioni e di apprendimenti, che favorisca una pratica basata sull’articolazione di attività, sia strutturate che libere, differenziate, progressive e mediate.

In particolare la metodologia della scuola dell’infanzia riconosce come suoi connotati essenziali:

  • la valorizzazione del gioco, risorsa privilegiata di apprendimento e di relazione;
  • l’esplorazione e la ricerca, attraverso esperienze atte a stimolare la curiosità, la formulazione di pensieri e ipotesi;
  • la vita di relazione, per favorire gli scambi e rendere possibile un’interazione che faciliti la risoluzione dei problemi, il gioco simbolico e lo svolgimento di attività complesse;
  • l’osservazione, la progettazione, la verifica per valutare le esigenze dei bambini, e riequilibrare via via le proposte educative;
  • Lo spazio sezione concepito come soggetto che partecipa alla relazione educativa e formativa e che promuove lo sviluppo globale del bambino attraverso le relazioni tra le persone, gli ambienti e i materiali. In questo spazio le attività vengono svolte a piccolo, medio e grande gruppo: attraverso lo scambio, l’imitazione, la condivisione, il conflitto delle idee, si strutturano e prendono forma gli apprendimenti.
  • la documentazione per offrire ai bambini, agli insegnanti e ai genitori l’opportunità di rendersi conto delle conquiste e dei traguardi raggiunti e per fornire alla comunità educante occasione di informazione, riflessione, confronto.

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Situazioni di difficoltà

La scuola accoglie fra gli alunni anche bambini in situazione di svantaggio o portatori di disabilità, opportunamente seguiti da insegnanti di sostegno.
Grazie al lavoro svolto in questi anni, la vicina USL sceglie il nostro istituto per l’inserimento di tali bambini.
Inoltre sono predisposti itinerari didattici che favoriscono l’integrazione di bambini di diversa nazionalità, cultura e lingua.

Conclusioni

Il PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formativa) che qui si presenta è uno strumento necessario e funzionale a far interagire tutte le componenti della scuola: alunni, docenti , genitori.
E’ aperto a modifiche e non vincolante, perché nel corso dell’anno, opportune verifiche, possono portare a cambiamenti e/o arricchimenti.
La coerenza della sua applicazione è determinata alla responsabilità di tutti.

*è possibile visionare la versione integrale del PTOF presso la sede della scuola